Piove, piove la gatta non si muove....e io sono qua´seduta alla mia scrivania e da qui´mi sento un pilota alla postazione dei miei sogni. Guardo fuori, il cielo e´terso, color cobalto, le nuvole sembrano piangere pensieri di zucchero e dolcezza, immense foglie si muovono, ballano al vento d´autunno. Il mare e´calmo, assume sempre quei colori intensi, si chiude in se´, stringe le braccia, si tinge di un intenso verde smeraldo e di quel color caparbio, scuro, come un volto infuocato, si rabbuia, si spegne e accende con le gocce che sprizzano gioia da tutti i pori. Che bella la tempesta, che bello il silenzio, in questo sfondo lascio andare la testa e quasi non ricordo della fatica di questa mattina, quasi dimentico il mio viso stanco, un po´sfuocato nello specchio, le mie braccia svogliate, i movimenti pigri e assopiti.
Sono scesa questa mattina e avevo voglia di chiudere le finestre, anche le porte forse, perche´a volte quello e´l´istinto. Mi dimentico dei fiori, mi dimentico dell´aria profumata, della gente che cammina con le mani in tasca, di quelli che bagnati, tornano dalla spiaggia freschi come querce in fiore, camminano e ridono, entrano ed escono dai negozi come formiche in cerca di un sogno o di un oggetto per cui sentirsi felici, un qualcosa da portarsi a casa per prolungare l´estate, il viaggio, l´olvido dal mondo in cui vivono. Che bello qua´, qui´non c´e´cemento, qui´gli smeraldi degli alberi ti entrano nell´anima, le foglie te le porti a casa la sera e ci scrivi sopra parole d´amore, ci appoggi la tazzina del caffe´che sorseggi mentre ti senti vivo, perche´qua´c´e´tanta luce, qua´non puoi sentirti spento. Esci di casa e la musica caraibica accompagna i tuoi passi, ridi e quei suoni scandiscono i tuoi pensieri, le tue palpebre si muovono al ritmo del merengue, le dita vibrano come corde spensierate, i capelli son chitarre, bonghi, tasti di pianoforte, rombi di motori un po´truccati.
Mi serve cosi´tanto scrivere, quando scrivo mi ricordo della vita. Quando scrivo prendo coscienza di me, dei mie silenzi, delle parole che vorrebbero uscire e che semplicemente butto giu´come pillole un po´amare. Quando scrivo torno in quella strada di spazi, tocco un mondo parallelo, vedo con l´anima, sento con gli occhi.
Piove Dio mio e sono felice. A me la pioggia ha sempre dato gioia, anche quando hai voglia di nasconderti sotto il piumino o assaporare un te´bollente, rigorosamente col latte - would you like a cup of tea? - la pioggia e´cosi´silenziosa, eppure presente, vera, discreta e un po´rompicoglioni, la pioggia insiste, la pioggia muta, la pioggia lava via, la pioggia sporca, la pioggia e´un po´come me...ma perche´avevo cominciato a scrivere?
giovedì 3 novembre 2011
mercoledì 2 novembre 2011
SUMMER BREEZE: TERRAZZA SUL MARE
SUMMER BREEZE: TERRAZZA SUL MARE: Ho una bellissima terrazza sul mare, una terrazza grande, metri quadrati sparsi di luce e tramonti. Una terrazza si e da li´vedo il Mar dei ...
TERRAZZA SUL MARE
Ho una bellissima terrazza sul mare, una terrazza grande, metri quadrati sparsi di luce e tramonti. Una terrazza si e da li´vedo il Mar dei Caraibi, le sue piccole imbarcazioni, i colori di un mondo caldo, palme e platani fiorenti, carezze di vento che agitano le onde, spazi aperti sulla baia piu´bella del mondo. Io osservo. Il piu´dei giorni in terrazza non ci vado, ma so´che e´li´, con la sua cupola turchese come pietre greche, le colonne impettite che guardano l´orizzonte, le nuvole cariche di rosa e amaranto e il sole che scende a picco sul mare.
Io guardo dalla finestra del mio cuore e so´che la terrazza mi aspetta, mi attente, sta li´. Quando ho bisogno di respirare salgo su´con passi di sabbia, sbriciolo conchiglie per non dimenticare la strada, annuso il suo odore, mi apro e mi chiudo perche´ lei mi accoglie sempre e se non vado a trovarla, comunque, mi accoglie col sorriso.
A volte, come oggi, e´sera. Le cose non sono andate proprio come avrei voluto oggi. Ho un po´di delusione nel cuore e sono delusa piu´da me stessa che dal mondo, si´perche´torno sempre nei meandri degli stessi pensieri quando non ottengo cio´di cui ho bisogno, ma poi mi chiedo se cio´di cui bisogno sia cio´che non ho ricevuto...si perche´il non ricevere crea un vuoto e allora quel vuoto devi riempirlo con qualcosa, devi riempirlo con secchi di pensieri che sgorgano dall´anima. Il tuo cuore comincia a SENTIRE e da quel sentire nascono i tuoi pensieri. Mi accorgo che posso scegliere se sentirmi bene o stare male, posso scegliere di amarmi o di odiarmi, posso scegliere di volare su quelle nuvole cobalto o cadere in picchiata nel mare. Posso scegliere se essere felice, guardare attraverso una finestra che sorride o una porta che piange.
Io non ho voglia di essere triste, per questo penso alla mia terrazza....da lassu´ogni cosa e´piu´piccola, quasi minuscola e anche il dolore si trasforma in piccoli omini insignificanti.
I fiori, l´azzurro, il vento, la brezza marina, gli occhi del mondo, un caffe´caldo o un te´al latte tornano ad avere un senso per me da quassu´, dalla mia terrazza sul mare....
Io guardo dalla finestra del mio cuore e so´che la terrazza mi aspetta, mi attente, sta li´. Quando ho bisogno di respirare salgo su´con passi di sabbia, sbriciolo conchiglie per non dimenticare la strada, annuso il suo odore, mi apro e mi chiudo perche´ lei mi accoglie sempre e se non vado a trovarla, comunque, mi accoglie col sorriso.
A volte, come oggi, e´sera. Le cose non sono andate proprio come avrei voluto oggi. Ho un po´di delusione nel cuore e sono delusa piu´da me stessa che dal mondo, si´perche´torno sempre nei meandri degli stessi pensieri quando non ottengo cio´di cui ho bisogno, ma poi mi chiedo se cio´di cui bisogno sia cio´che non ho ricevuto...si perche´il non ricevere crea un vuoto e allora quel vuoto devi riempirlo con qualcosa, devi riempirlo con secchi di pensieri che sgorgano dall´anima. Il tuo cuore comincia a SENTIRE e da quel sentire nascono i tuoi pensieri. Mi accorgo che posso scegliere se sentirmi bene o stare male, posso scegliere di amarmi o di odiarmi, posso scegliere di volare su quelle nuvole cobalto o cadere in picchiata nel mare. Posso scegliere se essere felice, guardare attraverso una finestra che sorride o una porta che piange.
Io non ho voglia di essere triste, per questo penso alla mia terrazza....da lassu´ogni cosa e´piu´piccola, quasi minuscola e anche il dolore si trasforma in piccoli omini insignificanti.
I fiori, l´azzurro, il vento, la brezza marina, gli occhi del mondo, un caffe´caldo o un te´al latte tornano ad avere un senso per me da quassu´, dalla mia terrazza sul mare....
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